
Martedì 11 febbraio abbiamo partecipato a “COMTem Digital Gender Gap, Città femminile e plurale: la mappa digitale della città vissuta dalle donne” il webinar organizzato dalla Regione Emilia-Romagna rivolto alle e ai suoi Assessori al Digitale e alle pari opportunità degli enti locali. L’incontro ha messo al centro un tema fondamentale: come rendere le città più inclusive per le donne attraverso una pianificazione attenta alle differenze di genere.
Nello specifico l’evento rientra, come ha spiegato in apertura l’Assessora Elena Mazzoni, nelle azioni delle comunità tematiche dell’Emilia-Romagna, una pratica iniziata dieci anni fa su dieci temi diversi che si è attestata nel tempo come un modello efficace di confronto e condivisione di buone pratiche. La comunità tematica sul digitale, considerato non un obiettivo in sé, ma come uno strumento potente per migliorare la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini, è valsa alla regione un premio da parte del Politecnico di Milano per il grado di innovatività e per aver dimostrato come la tecnologia possa essere un alleato nella lotta alle discriminazioni.
Molti sono stati gli interventi, tutti al femminile, di rappresentanti delle Pubbliche Amministrazioni e del Terzo Settore che in questi mesi stanno contribuendo attivamente a delineare un nuovo scenario urbano, attento alle questioni di genere in tutte le sue sfaccettature. Noi abbiamo contribuito al dialogo presentando i risultati dell’esperienza della piattaforma FirstLife URBANISTICA DI GENERE messa a punto durante il progetto Verso un crowdmapping femminile del Comune di Castenaso (BO) e del Collettivo Verso destinato a mappare e ripensare gli spazi urbani in ottica di genere, a partire da una domanda chiave: come vive una donna nella propria città? Per quanto ci riguarda il progetto non solo ci ha permesso di approfondire una tematica così emergente, ma ci ha aiutato ad affinare le caratteristiche della piattaforma dedicata che, lanciata nel 2021 in occasione della mappatura delle Toponomastica Femminile della città di Torino, è cresciuta grazie al progetto di Castenaso. La legenda è stata co-disegnata con le partecipanti alle attività, risultando calzante ed esaustiva per analizzare criticamente il territorio e per rappresentarlo nelle sue sfaccettature: luoghi, servizi, proposte, attività formative, ascolto e supporto. L’obiettivo della piattaforma FirstLife è quello di superare, passo dopo passo, la frammentazione delle informazioni e delle pratiche che, a livello nazionale, ma non solo, stanno contribuendo a valorizzare la trasversalità della politica di genere integrandola, fin dal principio, con l’urbanistica. Come ribadito dall’Assessora Gessica Allegni, è necessario da parte della istituzioni affrontare la discriminazione anche a livello urbano, perché la relazione tra la condizione femminile e l’organizzazione degli spazi è complessa e perché la libertà di movimento e di affermazione delle donne incide sul benessere dell’intera comunità. Per questo è necessario lavorare insieme, integrando bottom-up e top-down, per raccogliere e restituire dati utili su cui fondare azioni concrete di pianificazione urbana verso una prospettiva di genere.
Èd è proprio in questo processo di raccolta e acquisizione di informazioni e di collaborazione tra cittadinanza e istituzioni che il digitale può avere un ruolo chiave «fungendo da ponte tra le comunità, amplificando la realtà fisica e diventando uno strumento per costruire comunità piuttosto che un semplice device» come ha affermato la nostra portavoce e ricercatrice Monica Cerutti. Uno strumento come FirstLife, sviluppato per permettere la costruzione di mappe digitali partecipative dinamiche e aggiornabili può diventare un reale e pratico supporto per le e i decisori politici e tecnici, come è emerso dal progetto di Castenaso. Infatti, come raccontato dall’Assessora Lauriana Sapienza, a partire dall’esperienza di mappatura con FirstLife, il Comune ha pensato di fare un ulteriore passo per rafforzare la rete di solidarietà femminile, e sta lavorando all’attivazione di due luoghi fisici che sono proprio nati dopo l’esperienza digitale, dimostrando come le due sfere siano la faccia della stessa medaglia e possano influenzarsi a vicenda:
- Punto digitale facile dove aggiornare la mappa interattiva e costruire momenti di confronto pubblico
- Officina di comunità intesa come luogo collettivo per trasformare il materiale digitale in materia prima e costruire progetti e iniziative comuni
Emerge così il concetto di bene comune digitale come risorsa per, attraverso un approccio intersettoriale, attivare un dialogo tra tecnici, cittadinanza e associazioni, per monitorare e apprendere attraverso la sperimentazione e per costruire un’urbanistica partecipativa e consapevole.
L’obiettivo di questa comunità tematica dedicata al digitale è quello di coinvolgere più Comuni possibile, avviando percorsi ispirati a queste buone pratiche in altre città e mappando altre esperienze già in corso, perché solo attraverso la condivisione di conoscenze e il lavoro collettivo sarà possibile costruire ambienti più sicuri, accessibili e a misura di tutte e tutti. La piattaforma FirstLife è a disposizione di tutte e di tutti, pronta ad accogliere proposte e sviluppi futuri!
Approfondimenti:
